Book Coach: chi è e che cosa fa

Durante gli anni di attività editoriale ho maturato una certa esperienza nell’ambito del book coaching. Avendo spesso a che fare con autori, soprattutto emergenti, ed essendo io stessa un’autrice, so bene cosa significhi scrivere affrontando le difficoltà del processo creativo. A volte serve qualcuno di esterno che ci aiuti, che sappia come risolvere i nostri problemi e mettere a tacere nel nostre ansie. Qualcuno che, dotato di professionalità, ci prenda per mano e ci conduca nel tortuoso percorso di realizzazione di un’opera.
A mio parere, la figura più utile per affrontare le numerose difficoltà dello scrittore è un book coach: un esperto di scrittura pronto a mettersi a servizio degli altri per aiutarli a concretizzare il loro progetto. Io, dopo anni di esperienza nel campo, lo sono diventata. Voglio spiegarti di cosa mi occupo e perché il mio aiuto può essere determinante: continua a leggere per scoprire i vantaggi di un affiancamento alla scrittura!

Di cosa si occupa un book coach?

book coach
Il coaching permette un contatto stretto ed esclusivo con l’autore, in modo che la sua originalità possa emergere al meglio
Uno scrittore, soprattutto se esordiente, si rivolge a un book coach per concretizzare al meglio il proprio progetto letterario. Sente infatti che è necessario farsi aiutare e supportare da un professionista della scrittura nella realizzazione della miglior opera possibile. Il riscontro di un esperto può rivelarsi importante, vitale, per evitare errori grossolani e superare tutte le difficoltà e i problemi che inevitabilmente emergono durante il processo creativo. Si tratta di uno strumento molto simile alla scuola di scrittura ma che consente di lavorare vis a vis, con un contatto stretto ed esclusivo tra coach e autore, in modo che quest’ultimo abbia a disposizione tutti gli strumenti necessari per realizzare ciò che desidera.
Una sorta di tutoraggio personale che supervisioni gli aspetti più problematici: dalla struttura generale al copyediting più minuzioso, dalla definizione di personaggi e ambientazioni, all’elaborazione di un tono di voce personale. L’obiettivo è permettere all’autore di dimostrare la propria unicità, a livello di idee, contenuti, ma anche di scrittura, tono, linguaggio. Insomma, per emergere è necessario distinguersi, fare la differenza e in questo modo lasciare un segno nei lettori. Ognuno elabora un progetto originale e ha un modo di esprimersi proprio: compito del writer coach è scovare tale peculiarità e fare in modo che essa si percepisca all’interno dell’opera. I lettori ne devono essere attratti, incuriositi.

Quali caratteristiche deve avere un buon book coach?

Monitorando frequentemente i progressi dell’autore, il coach deve conciliare professionalità e passione. Per questo è necessario che presenti alcune caratteristiche, imprescindibili per la creazione di un rapporto positivo con il cliente e per la nascita di un lavoro ben riuscito. 

Passione ed empatia

Per prima cosa, sembra scontato ribadirlo ma in realtà è fondamentale, un esperto di coaching deve dimostrare amore per la lettura, per i prodotti editoriali, per gli scrittori e per la loro inventiva: il processo creativo, lo so, è ricco di insidie, alti e bassi, mai lineare. Dunque un buon coach deve essere in grado in quanto professionista di seguire i dettagli tecnici, e in quanto supporto di incoraggiare e sostenere emotivamente l’autore. Dubbi e insicurezze sono all’ordine del giorno, per questo l’empatia è una caratteristica da non sottovalutare. Sapere qualcosa in più sulle persone che ha davanti, conoscerle nel profondo, aiuta a capirle meglio e può fare la differenza in un momento caotico e complesso come quello della creazione.

Logica e strategia

Accanto a una forte empatia, mi sono resa conto che è necessario un pensiero più logico e strategico: è necessario infatti che un coach compensi l’eccesso emotivo dello scrittore, spesso troppo coinvolto dalla storia dalle idee che affollano la mente. Un professionista deve essere in grado, pur comprendendo lo stato ansioso e impulsivo dell’autore, di porsi a una certa distanza rappresentando la sua controparte razionale, controllata. Deve avere una duplice attenzione, all’immagine generale e al dettaglio, sapendo come gestire problemi di varia natura. Il coinvolgimento e la conoscenza emotiva del cliente è importante, ma sempre facendo prevalere la razionalità e la professionalità per incarnare la voce della ragione.

Guardare al di là della storia

A dover funzionare in un racconto sono tutti gli aspetti, da quelli più tecnici a quelli più commerciali. Infatti un’altra dote di un buon coach deve essere la conoscenza del mercato in cui ogni scrittore si vuole inserire. Dipende per esempio da genere e sottogenere, in base a cui è necessario studiare la concorrenza, proporre qualcosa di originale che generi cambiamento, trovare una nicchia a cui rivolgersi, stabilire un posizionamento e cercare di guadagnare prestigio e autorevolezza attraverso i propri lavori. Uno scrittore, spesso esordiente, deve essere affiancato nel momento in cui si affaccia per la prima volta nell’oceano del mercato editoriale. Scoprire quali sono i principali modelli da seguire e le tendenze da tenere conto non è scontato. Fondamentale dunque è anche la consapevolezza del business e l’elaborazione di una strategia editoriale.

La mia esperienza

book coach
Le caratteristiche di un book coach sono molte: deve saper bilanciare professionalità ed empatia, razionalità ed emotività
Il book coaching nasce dall’esigenza di molti aspiranti scrittori di essere aiutati durante il percorso di creazione della propria opera, imparando tutti i trucchi su come costruire una storia, trasformare le proprie idee in parole e curare i dettagli del testo. Come già detto, io sono una book coach da anni ma anche, allo stesso tempo, una scrittrice. Ciò vuol dire che conosco cosa significhi essere “dall’altra parte”, piena di idee e senza la capacità di metterle su carta. Ho affrontato numerosi momenti di sconforto e ho provato la paura di non riuscire a completare il mio progetto.
Per questo voglio mettere la mia professionalità ed esperienza da coach, editor ma soprattutto autrice, a disposizione di chi vuole trovare un pubblico di lettori a cui far sentire la propria voce. Ho lavorato a fianco di molti coach riconosciuti, come Jennie Nash, che ha anche scritto manuali sull’argomento. Così, scrivendo ho trovato il mio stile, ma facendo coaching ho conosciuto persone interessanti, storie incredibili e prose differenti, aiutando a trasformare ciò che era solo un sogno nel cassetto in un lavoro professionale e strutturato.

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Category: Pensieri

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