Come compilare una scheda di valutazione?

Nelle fasi che precedono la pubblicazione di un libro bisogna tenere conto di molti dettagli. Uno dei passaggi troppo spesso tralasciati ma fondamentali è sicuramente la richiesta di una scheda di valutazione. Si tratta di un parere professionale che analizza in maniera peculiare la trama e non solo. Essa viene redatta in casa editrice per scegliere quali opere selezionare o scartare. Ma ancora più utile è la sua stesura prima della presentazione in casa editrice, per capire gli aspetti da migliorare e le questioni da risolvere. Ci sono alcuni parametri specifici da valutare, sotto forma di caratteristiche oggettive, e altri giudizi più soggettivi, personali. I modelli a cui ispirarsi sono molteplici, ma certi punti rimangono invariati.

Quando richiedere la scheda di valutazione

come compilare una scheda di valutazione
Spesso l’autore chiede a un professionista una scheda di valutazione prima di pubblicare, per avere un parere esperto
Solitamente a richiedere la valutazione del proprio testo è l’autore stesso, che ha terminato la stesura e le revisioni e vuole un parere professionale prima di pubblicarlo in self o presentarlo a una casa editrice. Ha intenzione di capire se quello che ha scritto è valido e pronto per essere diffuso. Ma non solo. Molti vogliono semplicemente chiedere a un esperto del settore il livello di qualità della propria scrittura. Si tratta di un investimento non indifferente, sia a livello morale perché richiede di mettere in gioco il proprio lavoro di mesi o anni sottoponendolo a un giudizio, sia a livello economico, poiché il servizio ha una tariffa monetaria. L’analisi è davvero minuziosa, dunque sono necessarie competenze specifiche che hanno un costo. Così si ottiene un risultato fortemente personalizzato, che permette di avere un quadro completo ed esterno dell’opera, individuando le aree da migliorare.

Chi sa come compilare una scheda di valutazione?

Un autore, soprattutto se emergente, non ha la competenza per valutare il proprio romanzo con oggettività: serve un occhio esterno che possieda il giusto distacco e una certa capacità di analisi. Per comprendere potenzialità e debolezze del testo è necessario qualcuno che sia preparato in materia. Dunque niente parenti o amici: conoscendo lo scrittore potrebbero far prevalere la componente emotiva su quella razionale. Neanche un lettore forte e appassionato va bene per questo compito: non possiede infatti i “ferri del mestiere” per svolgere un lavoro di qualità ed è estraneo al mondo dell’editoria. Dunque solo un professionista può fornire una valutazione accettabile, oggettiva e veritiera, attraverso rilievi specifici e osservazioni tecniche. Si può trattare di un editor, oppure di un agente letterario, in ogni caso serve un esperto del mestiere che sappia cosa sta facendo.

Come compilare una scheda di valutazione?

Come già anticipato, ogni scheda di valutazione può essere impostata in modo diverso. Eppure molti elementi sono ricorrenti e costituiscono l’ossatura di una scheda ben fatta, completa. Essi si possono dividere in due gruppi: le caratteristiche oggettive del testo e i parametri di una valutazione più soggettiva. Vediamo insieme quali sono.

Le caratteristiche oggettive

come compilare una scheda di valutazione
Una scheda di valutazione viene compilata dopo una lettura attenta e minuziosa e si struttura in una parte oggettiva e una più soggettiva
Nella sua prima parte una scheda è composta da una serie di elementi oggettivi, sempre presenti. Si va da titolo e autore a informazioni più complesse, come l’identificazione di genere (narrativa, saggio, poesia, testo teatrale) e dell’eventuale sottogenere (giallo, fantasy, fantascienza e via dicendo). Questa parte può poi comprendere i personaggi principali, l’ambientazione e una breve sinossi. Si tratta di un vero e proprio identikit del libro, realizzato per evidenziare le sue informazioni principali e le caratteristiche oggettive ricavate dopo un’attenta lettura.

La valutazione vera e propria

La seconda parte è invece molto complicata poiché bisogna mettere in campo anche una certa sensibilità letteraria che nasce dall’esperienza e dalla preparazione di chi valuta. Si tratta del cuore della scheda: da essa dipende l’abilità del professionista e la qualità del suo lavoro. I punti su cui concentrarsi sono davvero tanti e variabili, vediamo quelli che si potrebbero trovare più comunemente.
– La trama: si tratta di un elemento imprescindibile, è necessario sapere se essa è banale, quindi va aggiunto qualche dettaglio accattivante, o se è troppo intricata, dunque si devono sbrogliare i fili, se è coerente, interessante, divertente, priva di buchi narrativi, con un ritmo sostenuto e incalzante.
– I personaggi: un focus necessario per analizzare se le figure inventate per il racconto sono ben sviluppate, tridimensionali, se compiono un arco di evoluzione, se attuano azioni coerenti, se presentano un conflitto interessante.
– Lo stile: ci si chiede se la scrittura sia chiara, scorrevole, adatta al target di lettori, ma anche originale e personale, bisogna che lo stile faccia emergere la specifica voce di chi scrive, il tutto senza errori a livello grammaticale, sintattico, lessicale.
– I dialoghi: devono essere realistici, trasmettere informazioni necessarie e permettere alla storia di progredire, esprimere la vera voce di ogni personaggio in modo che si distingua dagli altri evitando errori come l’infodump.
– L’impatto emotivo: dato che un buon libro si riconosce nella misura in cui è in grado di trasmettere qualcosa a chi lo legge, il valutatore deve stimare se il testo sia capace di creare suspance e suscitare emozioni, spingendo il lettore a continuare.
– I punti di forza e di debolezza: si tratta della parte più importante, in cui il valutatore deve dimostrare le sue abilità tecniche sottolineando ciò che funziona ma anche e soprattutto dando suggerimenti per migliorare, attraverso commenti esaustivi e professionali che mettano in luce le criticità del testo.
– Il potenziale commerciale: infine una scheda di valutazione potrebbe contenere alcune considerazioni riguardanti le possibilità che il testo può avere nel mercato editoriale, come l’individuazione di un certo tipo di pubblico o il suggerimento di determinati editori, adatti e potenzialmente interessati a pubblicazioni simili.

Katia Tenti. Copyright © 2022 All rights reserved.

Category: Pensieri

Comments

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Katia Tenti